La Vita e i Fatti: Anelli e Rami nel Tessuto dell'Esistenza

February 12th, 2025 by F.Bianco ~ Edit this post

La Vita e i Fatti: Anelli e Rami nel Tessuto dell’Esistenza

Nel grande flusso dell’esistenza, possiamo distinguere due strutture fondamentali: gli anelli di causa-effetto, che si chiudono su sé stessi e si auto-rinforzano, e i rami aperti, che si disperdono senza ritorno. Questa distinzione ci permette di ridefinire il concetto di vita e di separarlo da ciò che chiamiamo semplicemente fatti.

Anelli e Rami: Due Modi di Esistere

La vita è un anello

Un ciclo chiuso di informazioni, energia e trasformazioni che si perpetua nel tempo. Un sistema vitale è in grado di auto-mantenersi, adattarsi e trasmettere la propria struttura in una forma che garantisce continuità. L’essere vivente non è un evento singolo, ma un processo ricorsivo che si nutre di sé stesso e dell’ambiente.

I fatti sono rami aperti

Sono eventi che accadono e si esauriscono senza un ritorno ciclico. Un fatto è un segmento della realtà che può avere un impatto, ma non possiede un meccanismo di auto-perpetuazione. Esiste per un istante, poi svanisce o viene assorbito da altri fenomeni.

In un universo quadrimensionale, dove tutto ciò che è accaduto e accadrà è già inscritto nella struttura dello spaziotempo, la vita è il fenomeno che ricircola l’informazione invece di lasciarla dissolversi nel caos.

La Coscienza è un Anello o un Ramo?

Se la coscienza fosse solo un sottoprodotto dell’attività cerebrale, sarebbe un ramo aperto: emergerebbe per un periodo di tempo e poi si spegnerebbe senza lasciare traccia.
Ma se, invece, la coscienza è un circuito di informazioni che si auto-sostiene, allora potrebbe essere un anello, una struttura indipendente dal supporto fisico che la ospita temporaneamente.

Questa possibilità apre riflessioni profonde:

Essere o Accadere?

Se la vita è un anello e i fatti sono rami aperti, allora possiamo dire che “essere” significa far parte di un ciclo ricorsivo, mentre “accadere” è esistere per un istante senza continuità.

Il senso profondo della nostra esistenza potrebbe trovarsi proprio in questa distinzione:
vivere è perpetuare l’informazione in un circuito che si auto-rinforza, mentre chi si dissolve nel flusso degli eventi è destinato a scomparire come un fatto isolato.

E allora la domanda non è più “che cos’è la vita?”, ma “come possiamo trasformare la nostra esistenza in un anello invece che in un ramo?”